Studentessa di 19 anni che immagina di sentire voci

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Primo consulto


Davanti a te sono sedute due persone distrutte: un padre e una madre preoccupati per la figlia. Iniziano a descrivere spontaneamente il problema.

"Rebecca è sempre stata una bambina sana. La gravidanza è andata bene e ha sempre avuto uno sviluppo normale rispetto all’età", racconta la madre di Rebecca al primo consulto. Il padre annuisce e continua il racconto per sollevare la moglie da una situazione difficile:

"Rebecca ha imparato rapidamente a parlare e a contare. Passava molto tempo a leggere. Era timida per natura, aveva difficoltà a fare amicizia, evitava le compagnie rumorose e le feste", dice il padre.

Entrambi i genitori riportano che ha sempre studiato con profitto. Due anni fa, ha iniziato con successo a frequentare l’università, nel campo degli studi umanistici. Ha completato il primo anno senza difficoltà. Poi, qualcosa è cambiato.

Durante il semestre autunnale del secondo anno, il suo stato di salute mentale è peggiorato senza una ragione apparente.

"Ha smesso di prendersi cura del suo aspetto, ha iniziato a saltare le lezioni all’università, ha smesso di comunicare con i suoi pochi amici, passando la maggior parte del tempo chiusa nella sua stanza", racconta il padre.

La madre è turbata, le trema la voce. "Mentre parlava con noi, di tanto in tanto iniziava a dire cose strane, senza senso. Non riuscivamo più a capirla", sussurra la madre.

"Ancora più terribili erano i momenti in cui sembrava che parlasse con qualcuno di invisibile o ascoltasse qualcosa che noi non riuscivano a sentire", aggiunge il padre. Le situazioni peggiori descritte sono i momenti in cui Rebecca scoppia a ridere senza alcun motivo. 


Communication

Sì, ho capito.

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